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Nave Amerigo Vespucci
- Scafo -
Lo scafo è del tipo a tre ponti principali, continui
da prora a poppa (di coperta, di batteria e di corridoio), più vari
ponti parziali (copertini); possiede due sovrastrutture principali,
il castello a prora e il cassero a poppa, che si elevano sul ponte di
coperta ma che idealmente ne sono la continuazione.
Il fasciame dello scafo è composto da lamiere di acciaio
"Martins Siemens"di vario spessore (da 12 a 16 mm.), collegate
mediante chiodatura alle costole, che costituiscono assieme alla chiglia
e ai bagli l'ossatura della nave. Tale sistema garantisce la necessaria
flessibilità al trave nave; l'impermeabilità del tutto è assicurata
dallo stretto contatto fra metallo e metallo, fortemente compressi dalla
fitta chiodatura, realizzata a regola d'arte.
Una caratteristica peculiare dello scafo rende il Vespucci
unico nel suo genere, la chiglia è formata da scatulature in
acciaio a sezione rettangolare disposta in senso verticale, sporgente
sotto il fasciame dello scafo. Questa struttura è stata abbandonata
nelle costruzioni navali da circa settanta anni per essere sostituita
dalla chiglia piatta. Probabilmente il Vespucci è oggi una delle
poche unità a possederla ancora. Una chiglia del genere fu scelta
perchè forniva un piano di deriva utile su tutte le imbarcazioni
a vela, ma soprattutto su una nave con sovrastrutture imponenti come
il Vespucci.
Il caratteristico colore bianco e nero sottolinea il
richiamo al passato: le fasce bianche in corrispondenza dei ponti di
batteria e corridoio ricordano infatti le due linee di cannoni del vascello
ottocentesco alla cui tipologia il progettista si era ispirato. A prora
della nave si trova la polena, che rappresenta Amerigo Vespucci, realizzata
in bronzo dorato. Caratteristica della nave sono i fregi di prora e
l'arabesco di poppa, in legno ricoperti di foglia d'oro zecchino.
Molte altre parti della nave sono in legno, diversificato
a seconda delle caratteristiche richieste: teak per il ponte di coperta,
la battagliola e la timoneria, mogano, teak e legno santo per le attrezzature
marinaresche (pazienze, caviglie e bozzelli), frassino per i carabottini,
rovere per gli arredi del Quadrato Ufficiali e per gli alloggi Ufficiali,
mogano e noce per la Sala Consiglio. La lunghezza della Nave al galleggiamento
è di 70 metri, ma tra la poppa estrema e l'estremità del bompresso si
raggiungono i 101 metri. La larghezza massima dello scafo è di 15,56
metri, che arrivano a 21 metri considerando l'ingombro delle imbarcazioni,
che sporgono dalla murata, e a 28 metri considerando le estremità del
pennone più lungo, il trevo di maestra. L'immersione massima è pari
a 7,30 metri.
N.B. come si puo notare nel progetto iniziale del 13-12-29 il picco di carico per le imbarcazioni maggiori era imperniato sul tronco maggiore dell'albero di maestra come nel Colombo, ma verrà poi ruotato di 180 gradi lasciando così più libero il trevo di maestra.
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