|
Regia Nave Cristoforo Colombo
- Storia -
Correva l'anno 1925, in vista della prossima radiazione delle ormai vecchie Amerigo Vespucci e Flavio Gioia, navi scuola della Regia Marina, l'allora Ministro della Regia Marina Ammiraglio Giuseppe Siriani, conferì al Ten. Col del Genio Navale Francesco Rotundi l'incarico per la progettazione e realizzazione di due nuove navi scuola.
La prima delle due unità fu impostata il 15 Aprile 1926 nel Regio Cantiere di Castellamare di Stabia (NA) con il nome di "PATRIA" subito cambiato con il definitivo "CRISTOFORO COLOMBO", nome già portato da 4 precedenti unità:
-
un brigantino a vela proveniente dalla Marina Sarda, varato nel 1843 e radiato nel 1867;
-
due
incrociatori rispettivamente varati e radiati (1843 - 1867) (1892 - 1907);
- una corazzata impostata nel 1915 ma demolita 6 anni dopo senza nemmeno essere stata completata.
La Cristoforo Colombo venne così varata il 4 Aprile 1928 con il motto: "NAVIGARE ED OSARE" e prese servizio il 1 Luglio sostituendo il Vecchio Incrociatore Amerigo Vespucci radiato lo stesso anno.
Due anni più tardi, il 12 Maggio 1093 veniva impostata, sempre nel R. Cantiere di Castellamare di Stabia, la nuova Amerigo Vespucci, seconda nave scuola e gemella della precedente Cristoforo Colombo.
Nel Luglio del 1931 con l'entrata in servizio dell'Amerigo Vespucci si constituì la Divisione Navi
Scuola al comando dell'Ammiraglio di Divisione Domenico Cavagnari (poi
capo di Stato Maggiore della Marina dal 1934 al 1940).
La Cristoforo Colombo e la Nuova Amerigo Vespucci effettuarono dal 1931 ben 12 campagne addestrative a favore degli allievi della Regia Accademia Navele di Livorno fino al 1943 anno dell'armistizio.
LA CESSIONE
Dopo il II Conflitto Mondiale in ottemperanza al trattato di pace, la Cristoforo Colombo insieme a Nave da Battaglia "Giulio Cesare", L'incrociatore "Duca d'Aosta" i cacciatorpediniere "Artigliere", "Fuciliere" e "Riboty", le torpediniere "Ardimentoso", "Animoso" e "Fortunale" e i sommergibili "Nichelio" e "Marea", oltre ad altro naviglio quali Mas, Motosiluranti, vedette navi cisterna, motozzattere da sbarco, una nave da mercantile e 12 rimorchiatori, venne ceduta alla Unione Sovietica in quanto risarcimento danni di guerra.
La consegna delle navi avvenne in tre fasi con equipaggi civili italiani sotto il controllo di rappresentanti sovietici e battendo bandiera della Marina Mercantile nel porto di Odessa eccetto la corazzata ed dei sommergibili che vennero consegnati nel porto di Valona.
Così in data 9 Febbraio 1949 la Cristoforo Colombo lasciò il porto di Taranto alla volta di Augusta dove il 12 Febbraio venne ammainata la bandiere della Marina Militare ed issata quella Mercantile.
Il 19 Febbraio la nave mollò gli ormeggi del porto italiano alla volta di Odessa, luogo di consegna alla Marina Sovietica con la sigla "Z 18".
Il 2 Marzo Nave Colombo entro nel porto di Odessa e fu ormeggiata nella stessabanchina dove gia si trovavano la "Duca degli Abruzzi" ed la "Fortunale".
Il pomeriggio successivo il Tricolore veniva ammainato per l'ultima volta da Nave Colombo.
A seguito della consegna alla Marina Sovietica l'unità venne ribattezzata con il nome di "DUNAJ" (Danubio in Russo) al comando del Capitano di Corvetta Nikolaj Korzun.
Durante i lavori nel contiera di Odessa, ai quali venne sottoposta, lo scafo della Dunaj venne dipinto di grigio al posto del precedente nero e bianco per cancellare definitivamente il ricordo dell'italianità della nave.
L'unità venne assegnata alla 78a Brigata di addestramento della Marina Sovietica, venne utilizzata saltuariamente come nave scuola ad Odessa nelle acque del Mar Nero fino al 1959, quando passò alle dipendenze della Scuola Superiore del Ministro della Marina di Leningrado che nel 1960 la destinò all'Istituto Nautico di Odessa ove operò come nave scuola per un anno.
Nel 1961 sarebbe dovuta essere sottoposta ad importanti lavori di manutenzione, che non furono mai iniziati, venne quindi disalberata ed utilizzata come nave trasporto legname finchè nel 1963, a seguito di un incendio scoppiato a bordo, brucio insieme al suo carico e poichè non venne ritenuto conveniente il suo recupero, venne radiata lo stesso anno restando abbandonata e semidistrutta per altri 8 anni.
Nel 1971 Il relitto venne definitivamente demolito, questa fu la triste fine della sfortunata Cristoforo Colombo già gloriosa Nave scuola della Marina Militare Italiana.
|